La storia di Firma

Un libro grafico realizzato per i 50 anni di Firma. Una storia di artisti e creativi, che racconta gli esordi della prima Agenzia di Pubblicità a Genova.

Grafici e creativi che hanno fatto la storia della pubblicità: un gruppo di amici che con l’aiuto e il supporto artistico di Emanuele Luzzati e intorno alla figura di Dario Bernazzoli hanno fondato lo studio Firma. Il volume racconta le diverse attività che, tutte all’interno di una logica creativa, si sono sviluppate con il nome Firma: prima Studio, poi Boutique, Artigianato, Galleria, Fotografi Associati sino all’attuale Firma Agenzia di Comunicazione Integrata.

Questo libro-grafico è stato realizzato dall’Agenzia di Pubblicità Firma srl, per festeggiare i cinquantanni della nascita, a Genova, dello Studio Firma, che è un po’ come il nostro nonno e di cui oggi ancora portiamo il nome. Firma, studio grafico di pubblicità, era nato quasi per caso attorno a una personalità artistica di grande rilievo: Dario Bernazzoli. A lui si legano tre aspiranti grafici, più giovani del maestro di circa vent’anni: Marco Biassoni, Flavio Costantini, Ettore Veruggio. Non era una vera società, ma solo un’esperimento anche perché “Grafica” allora era parola pressoché priva di significato! Per correre meno rischi e ridurre i costi, i “quattro” si erano accampati nello studio di Bernazzoli a Largo Zecca: era già piccolo, diventò un bivacco. Il lavoro arrivava, lo studio si affermava e fu necessario il trasferimento a piazza Corvetto, in un locale più grande. Il sodalizio durò sino ai primi anni ‘60. Poi Biassoni andò a Toledo a vivere con i gitani e Costantini si ritirò a Rapallo inseguendo la sua personale straordinaria carriera di pittore, iniziata con Ravachol l’anarchico. Lo studio Firma visse ancora qualche anno con due soci, poi ognuno andò per la sua strada: Bernazzoli cominciò a dipingere alberi-grafici dai mille colori e a incidere sullo zinco una terra ligure sognata con amore e reinventata dai ricordi d’infanzia. Veruggio affiancò alla grafica l’arredamento per approdare infine, anche lui, alla pittura. Ma il nome Firma rimase in altre attività, tutte all’interno di una logica creativa: un negozio di oggetti di artigianato, una boutique di abbigliamento con stoffe disegnate dai quattro, da Luzzati, da Saccorotti e da altri e infine una galleria d’arte che elencava nomi importanti: Arvigo, Bosco, Chianese, D’Amico, Saccorotti, Sirotti, persino Fieschi. E naturalmente Bernazzoli, Biassoni, Costantini, Luzzati e Piombino. Il nome Firma passò a Beppe Veruggio, prima come studio fotografico e infine come studio grafico e di pubblicità insieme a Bruna Arena, con la ragione sociale di Firma srl. Il cerchio si è richiuso: il nome Firma ritorna ad essere sinonimo di “grafica” e pubblicità. Leggi tutto

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